Odontoiatria estetica e prevenzione dentale | Studio dentistico Dott.re Luca La Scala
Dr. Luca La Scala - Studio dentistico

Mercoledì 11 Aprile 2018

L'Alito cattivo è diffuso nel 50% di chi supera i 40 anni e le cause al 90% sono dovute a problemi ai denti !

Un mito è stato demolito dagli scienziati: il 90% dei casi di alitosi (alito cattivo) è causato dalla bocca e non, come comunemente si credeva, da patologie gastro-intestinali o delle vie aeree. Cosi si esprime sul punto Saverio Giovanni Condo, direttore del Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche dell'Università  di Roma «Tor Vergata»: «Il 90% dei casi di alitosi dipende dalla bocca, e di queste il 50% è dovuto a patologie del cavo orale e a restauri incongrui. Il rimanente 10% può invece dipendere da patologie gastro-intestinali (reflusso gastro-esofageo, stenosi pilorica), tumori, malattie sistemiche (diabete mellito, epatopatie) e patologie delle vie aeree (nasali, paranasali, laringee, polmonari)». A soffrirne, secondo le stime,è il 50% della popolazione di età superiore ai 40 anni. Per quello che riguarda i giovani, invece, l'alitosi sembra essere presente nel 15-20% dei soggetti di età  compresa tra i 15 e i 30 anni».

L'uso di alcuni farmaci e l'abitudine al fumo non aiutano nel mantenimento di un alito fresco:«I prodotti di degradazione di alcuni farmaci possono essere responsabili di emissione di aria maleodorante. Inoltre molti farmaci - anticolinergici, psicotropici, antistaminici, antipertensivi, diuretici - riducono la salivazione, diminuendo le capacità  detersive della saliva, e quindi favoriscono la proliferazione dei batteri che provocano indirettamente l'alitosi».Quanto al fumo, «il tabacco contiene invece tutta una serie di composti aromatici volatili responsabili della caratteristica alitosi dei fumatori».

[...]«I principali responsabili dell'alitosi sono i batteri che proliferano nel cavo orale, e in particolare quelli che formano la placca dentale e l'esteso biofilm che ricopre la lingua. Di conseguenza un'accurata igiene orale con spazzolino, dentifricio e specifici collutori a la base del trattamento contro questo disturbo. Inoltre, l'uso del filo interdentale e degli scovolini permette di ridurre la disponibilità  di nutrienti per i batteri in siti difficili da raggiungere con lo spazzolino. Ancora più efficace risulta l'uso quotidiano del puliscilingua che permette di rimuovere la patina di biofilm dal dorso della lingua».

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